Personaggi di Vicovaro

Don Angelo Francorsi - Un ventennio a Pozzaglia Sabina

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A Pozzaglia il giovane sacerdote fu accolto con entusiasmo; gli abitanti erano desiderosi da sempre di avere nella loro comunità un prete tutto per loro e per lungo tempo. L' entusiasmo era reso ancora più forte dalla carica di vitalità e simpatia che il giovane prete , sempre sorridente, possedeva.

Quella accoglienza calorosa mitigò un poco la delusione di aver dovuto lasciare il proprio paese. Il primo periodo di ambientamento fu duro, si narra che durante le sue prime "omelie" Don Angelo notava che ad ogni funzione religiosa, alle quali assistevano gran parte degli abitanti del paese, nel lato sinistro della chiesa prendevano posto sempre le stesse persone e nel lato destro le altre restanti. Poté notare nel tempo che questa divisione non era dovuta solo ad abitudini, come di solito ognuno di noi ha, ma ad una vera e propria divisione politica e di astio dell'una verso l'altra parte.

Questa idea fu rafforzata nel notare che durante le processioni ricorrenti le festività importanti, le due bande musicali esistenti a Pozzaglia partecipavano, l'una fino a metà percorso della processione, e l'altra subentrava alla prima nella seconda metà .

Don Angelo in un tempo relativamente breve, tra una omelia e l'altra, riuscì a convincere la gente che questo modo di partecipare alla vita cristiana del paese non era buono , tacitamente dopo qualche tempo gli abitanti di Pozzaglia persero questa abitudine e divennero un solo popolo di fedeli dall'entrata in chiesa al percorso delle processioni e persino le bande musicali partecipavano entrambe all'intero percorso delle processioni.

Questo episodio può sembrare poca cosa agli occhi di chi legge queste righe, ma per i fedeli di Pozzaglia fu una conquista importante per una situazione che si trascinava da tempo.

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