La Storia di Vicovaro

Seconda Guerra Mondiale

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L'eccidio di Villa Spada

Il 5 giugno del 1944, un piccolo presidio di truppe naziste in ritirata, si era sistemato a Vicovaro in un cascinale nei pressi di Villa Spada in contrada S. Vito. I soldati, spossati dalla lunga e forzata marcia, avevano bisogno di riposare e rifocillarsi.


Verso sera, una pattuglia intenta a razziare del cibo per la cena, avvistò dei cavalli e degli asini: avevano ricevuto dal comandante, ordini di catturare tutto ciò potesse essere utile al trasporto di armi e bagagli per proseguire il cammino, quando, nascosti dietro delle siepi, alcuni pastori esplosero in aria dei colpi di pistola.
La pattuglia, colta di sorpresa e credendo di essere attaccata da una formazione di partigiani, scappando, corse a riferire al comandante dell’accaduto. Subito dopo fu ordinato un rastrellamento in zona che portò alla cattura di tre ignari contadiniintenti a lavorare la terra: Brigido Perozzi di anni 72, Dante Proietti Giuseppe di anni 38, Amerigo Pecchi di anni 16. 
Furono condotti forzatamente nel casolare di Villa Spada, sotto la minaccia delle armi e immediatamente condannati a morte. Spinti ai margini della tenuta, li indussero a scavarsi la fossa e lì abbatterono con ripetute scariche di mitra. Per qualche giorno, dell’efferato atto non rimase traccia in quanto, i tedeschi, ricoprirono con poca terra i corpi delle tre innocenti vittime.

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