La Storia di Vicovaro

Vicovaro nel Medioevo - Vicovaro dal XII Secolo

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Il 7 luglio del 1143 i tiburtini, ribellatisi a Roma, furono solennemente sconfitti a Quintiliolo presso Tivoli.

Il papa Innocenzo II (1130-1143) li obbligò a restituire i castelli di Boverano ed Empiglione all'Abbazia di Subiaco, e S. Polo e S. Cosimato all'abbazia di S. Paolo di Roma, legittimi proprietari, ordinando agli sconfitti di difendere, con un solenne giuramento, i diritti della Sede Apostolica su tutti gli altri castelli già conquistati dai tiburtini e facenti parte della "Regalia Beati Petri", tra questi "…Pontis Lucani, Vicovarium, S. Polum…".

È di questo periodo la costruzione quadrangolare, già fortilizio, prossima alla chiesa del SS.Salvatore, edificata con la tecnica "a tufelli rettangolari".

Sotto il pontificato di Celestino III (1191-1198), Vicovaro venne concesso dal Papa ai suoi nipoti insieme con Bardella e Cantalupo (l'odierna Mandela) a titolo di pegno: il "diploma" è citato nelle "Gesta Innocentii III".

Gli Orsini ampliarono l'abitato e lo fortificarono ulteriormente al punto che dai cronisti del sec. XIII era ritenuto una rocca imprendibile, di grande importanza strategica nelle guerre per la conquista del Regno di Sicilia da parte di Carlo d'Angiò. L'opinione della sua inespugnabilità era ancora molto viva nei secoli posteriori tanto che parecchi scrittori, come il Merula, lo definirono un "… castrum Vicovarii cum natura loci, tum opere munitissimum" o come nella descrizione fatta dal Campagna: "… Vicovaro, passo importante ai confini del Regno di Napoli, onde era solito dire il Card. Granvela che bisognava che il Re di Napoli fosse amico di chi possedesse Vicovaro…" .

Vicovaro Te...
Vicovaro Tempietto San Giacomo Vicovaro Tempietto San Giacomo

Al 29 ottobre del 1273 gli allora Signori di Vicovaro, Francesco e Giacomo di Napoleone, e Matteo Orso Orsini concedettero alla Comunità di questo castello gli statuti comunali tra i più antichi del genere. Nel 1378, l'8 aprile, durante i tumulti che scoppiarono a Roma per l'elezione di Urbano VI, il Cardinale Giacomo Orsini fratello di Giovanni e Rinaldo, dei conti di Tagliacozzo, Signori del luogo, fuggì da Roma e riparò nel castello di Vicovaro, ove - secondo alcuni - morì di crepacuore… il 15 agosto 1379.

Nel 1456 agli Orsini di Tagliacozzo, ramo estinto con Giovanni Antonio, subentrarono quelli di Bracciano con il cardinal Latino, Giovanni, abate commendatario di Farfa ed Arcivescovo di Trani, Napoleone e Roberto. A Giovanni Antonio Orsini, si deve l'erezione della Cappella di S. Giacomo che l'erede l'arcivescovo Giovanni fece portare a compimento nella sua parte scultorea.

(Testi di Alberto Crielesi)

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