La Storia di Vicovaro

Vicovaro nell'era Antica - Vicovaro - Le tracce nel centro abitato...

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Nei secoli precedenti il XVIII, il toponimo Vicovaro venne interpretato come "Vicus Varronis" o "Vicus Vari" (Villaggio di Varrone, Villaggio di Varo), dal Biondo, da Pio II, dall'Alberti, dal Mirzio, dal Corsignani, ecc. Marco Antonio Sabellico (1436- 1505), l'illustre umanista nativo di Vicovaro, chiamò la sua terra natale "Vicus Varronis" o "Vicus Valerius", supponendo anch'egli, al pari d'altri scrittori, un'ipotetica città di Valeria e ciò per un'erronea trascrizione del già citato passo di Strabone e per un'inesatta traduzione di un brano della biografia del papa marsicano Bonifacio IV.

 

Le testimonianze archeologiche del passato romano di Varia sono parecchie.

Nel centro abitato:

- a piazza S. Sabino resti di un edificio rettangolare su un podio di "opus coementicium", con pareti che s'innalzano per circa tre metri in "opus mixtum" e pavimento in cocciopesto.La costruzione venne adibita sin dal primo medioevo a chiesa dedicata a S. Sabino vescovo;

- due ambienti rettangolari paralleli, ma non intercomunicanti, sottostanti l'odierna piazza S. Pietro. I locali con mura in reticolato a tasselli di tufo nero, sono coperti ognuno da una volta a schiena d'asino (forse posticcia, come la parete di fondo). I resti sono accessibili da una proprietà presso il Vicolo di Sara (vicolo de' Tassara), a destra della Piazza.



- Nei sotterranei della chiesa di S. Salvatore, a circa sei metri sotto il piano della chiesa, un arco a tutto sesto con nove cunei di "cardellino", dal diametro di metri 1,60 e dallo spessore di cm. 59. Passati i resti di un secondo arco a sinistra, un muro in reticolato con tasselli di tufo nero di tre metri che tampona gallerie scavate nella roccia;

- altre tracce di muro in reticolato sono visibili in uno scantinato sotto l'odierna Via Corte Vecchia (proprietà Gargiuli). I resti della muratura s'inoltrano sotto l'odierna sede stradale.

Vicovaro - ...
Vicovaro - Fontana pubblica su sarcofago Vicovaro - Fontana pubblica su sarcofago

- il sarcofago con parte frontale strigilata posto come fontana pubblica a piazza Regina Margherita davanti a Palazzo Bolognetti, al centro, adattato come fronte, il frammento dello stesso con la raffigurazione di due sposi nella "dextrarum iunctio" con il genio dell'imene; nei brevi lati del sarcofago, che funge da vasca, due scudi ovali con al centro un'ascia bipenne.

- le poderose mura in bell'"opus quadratum" di "cardellino" che sostruiscono la zona sud verso il fiume Aniene e che raggiungono l'altezza di trenta metri circa con 14 - 15 filari; un secondo tratto più rozzo è visibile sotto le arcate della chiesa di S. Antonio: tra i due tratti di mura passava la via Valeria; ecc.

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